di Marco Cuomo
Lucien Kroll è una figura "a parte" rispetto allo "star-system" dell'architettura dello scorso secolo. Dopo la fondazione del suo studio nel 1957 a Bruxelles, concentra la sua ricerca su temi difficili - in particolare sull'edilizia popolare - e propone modi, metodi e soluzioni frutto di una ricerca complessa ed articolata al fine di contribuire concretamente alla'applicazione dei concetti della sostenibilità nella quotidianità del vivere la realtà costruita delle notre città: per lui "Tutto è paesaggio".
"...Perché oggi l’architettura deve appartenere al contesto..., altresì dobbiamo armonizzare i differenti e autonomi frammenti di non-città in un tessuto urbano aggregante..." e non repellente, e ancora "...bisogna lottare contro la mercificazione delle nostre città..." e ulteriormente ".... le tre ecologie: sociale, culturale, materiale..." secondo Lucien Kroll sono gli strumenti traduttori per determinare le scelte socio-politiche volte ad arginare le lacune e le deformazioni ambientali ereditate dalla cultura modernista, e dunque è indispensabile avere il coraggio di scardinare questo status figlio della deregulation, immorale assemblaggio di pezzi metropolitani i cui flussi erratici e non-luoghi incancreniscono e sgretolano l’identità collettiva del paesaggio urbano.